MICHELANGELO LUPO
ARCHITETTO
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Eretto alla fine Settecento per volontà del conte Alberti e su progetto dell’architetto bolognese Filippo Maccari, il Teatro Sociale, assieme all’Accademia degli Agiati e alla Biblioteca Civica, fu lo specchio del fermento culturale e delle ambizioni borghesi della città di Rovereto. Inaugurato nel 1784 e primo teatro in Trentino, durante l’Ottocento conobbe un’intensa attività che contribuì a far conoscere la città in tutta Europa. I palchetti erano registrati al libro Fondiario come proprietà privata delle famiglie notabili dell’epoca, che li arredavano secondo il proprio gusto. Durante la Prima Guerra Mondiale fu utilizzato come deposito e stallaggio per i cavalli e gravemente e danneggiato e depredato. Nel 1920 fu acquistato dal Comune di Rovereto e nel 1924 riaprì con “Giulietta e Romeo” del celebre compositore Riccardo Zandonai, alla cui memoria il nome con il quale lo conosciamo oggi.
DETTAGLI
Commissione: Studio d’architettura Michelangelo Lupo
Committente: Comune di Rovereto
Date: 2002 – 2014
Luogo: Rovereto
Nel 2002, la paralisi delle attività e la necessità di adeguamento degli impianti, portarono alla decisione per un lavoro di restauro integrale di quello che ad oggi rimane uno dei rari esempi di teatro interamente in legno in Italia. Lo stato del manufatto rendeva necessario un intervento di ristrutturazione sia degli apparati dei quattro ordini di palchi lignei, sia della parte strutturale in muratura, destinata ad accogliere impianti tecnici e attrezzature sceniche di nuova generazione.
Grazie ad un accurato lavoro di ricerca storica e di ricostruzione degli interventi svolti nel corso dell’intera vita del teatro, il restauro ha permesso di recuperare la facciata, i quattro ordini di palchi, e riscoprire tutta la decorazione originale del foyer celata da uno strato d’intonaco. Anche tutte le altre pitture e le altre decorazioni sono state pulite e restaurate. Nel 2014, dopo ben 12 anni, un gioiello settecentesco veniva restituito al suo antico splendore e alla sua città.
Il grande lampadario a 75 luci in bronzo e cristallo di Murano acquistato nel 1972 dalla Vetreria Barovier di Murano